Negli ultimi anni, il mercato dell’oro usato ha visto fluttuazioni significative, spingendo molti possessori di gioielli e oggetti preziosi a interrogarsi sul reale valore di ciò che possiedono e sulle dinamiche che determinano il prezzo al grammo. In una fase economica segnata da incertezze e tensioni geopolitiche, l’oro rimane una delle soluzioni preferite per chi cerca stabilità e un rifugio sicuro per i propri risparmi.
Lo stato attuale delle quotazioni
Nell’estate 2025, i dati più recenti confermano che il valore dell’oro usato ha raggiunto livelli storicamente elevati. Per l’oro 18 carati (detto anche oro 750) la quotazione media si attesta attorno ai 63,76 euro al grammo. Se si possiede invece oro 24 carati, il prezzo al grammo arriva a circa 86,90 euro. Gli altri titoli, come il 22, 21, 14 e 9 carati, registrano valori rispettivamente inferiori ma comunque molto competitivi; ad esempio, l’oro 14 carati vale oltre 47 euro al grammo, mentre il 9 carati circa 25 euro al grammo.
Un fattore da tenere in considerazione è la dicitura “oro usato”, che spesso indica gioielli dismessi, oggetti antichi o rottami di lavorazione. Al di là delle condizioni estetiche, quello che conta nella definizione del prezzo è la purezza dell’oro contenuto: il titolo (carati) stabilisce la percentuale reale di oro presente.
È importante anche tenere conto della variabilità quotidiana. Le quotazioni dell’oro sono soggette a cambi repentini e le valutazioni possono subire leggere oscillazioni persino nell’arco della stessa giornata. Le ragioni risiedono nella costante interazione tra domanda, offerta e speculazioni finanziarie internazionali.
I fattori che incidono realmente sul prezzo dell’oro usato
Molti credono che la determinazione del valore dell’oro usato sia un processo semplice, legato solo alle quotazioni di borsa. In realtà, una molteplicità di elementi concorrenti contribuisce a formare il prezzo finale, tra cui:
- Prezzo spot internazionale: la base di calcolo è la quotazione internazionale dell’oro, espressa generalmente in dollari/oncia. Attualmente, nel corso del 2025, la quotazione si aggira sui 3.500 dollari l’oncia secondo alcune fonti, mentre altri esperti collocano il valore medio intorno ai 2.725 dollari l’oncia, con una forchetta tra 2.450 e 3.050 dollari.
- Purezza (carati): l’oro puro è quello a 24 carati (99,9%), ma la maggior parte dei gioielli in commercio è a 18, 14 o 9 carati. Perciò, la valutazione finale si ottiene sottraendo al peso la percentuale di metalli non nobili presenti nel manufatto.
- Commissioni e spread dei commercianti: chi acquista oro usato applica una commissione per coprire i costi operativi, l’eventuale refinizione del metallo e il rischio di oscillazione dei prezzi tra l’acquisto e la rivendita. Questa percentuale può variare sensibilmente da un operatore a un altro.
- Domanda globale: nel 2025, il mercato è influenzato dall’aumento storico degli acquisti da parte delle banche centrali, specie in Paesi emergenti in cerca di riserve solide per diversificare i propri asset.
- Andamento della domanda di gioielli: paradossalmente, la richiesta di gioielli in oro è in calo, ma questa tendenza è compensata dalla richiesta istituzionale e dagli investimenti in lingotti e monete.
- Situazione economica e geopolitica: le tensioni internazionali, l’inflazione, le politiche monetarie delle grandi potenze e le guerre commerciali giocano un ruolo chiave nella percezione dell’oro come “bene rifugio”.
- Fattori normativi e fiscali: eventuali cambiamenti nelle leggi che regolano la compravendita di oro possono avere un effetto più o meno immediato sulle quotazioni di mercato.
Le dinamiche della valutazione: dal banco metalli alla vendita privata
La procedura di valutazione dell’oro usato segue passaggi standardizzati:
- Viene pesato il materiale, verificando l’eventuale presenza di pietre o componenti non in oro che non concorrono alla valutazione.
- Si determina il titolo attraverso test chimici o spettroscopici, assicurandosi della corretta purezza dichiarata.
- Al valore di mercato si applicano le commissioni e le eventuali spese di lavorazione o raffinazione.
- La somma così ottenuta può essere pagata in contanti o tramite bonifico, in conformità con la normativa sull’antiriciclaggio.
Il prezzo effettivo per il consumatore dipende anche dal canale scelto per la vendita. Nei banchi metalli autorizzati si può contare su una maggiore trasparenza e sicurezza, ma le commissioni tendono a essere più elevate. La vendita privata o tramite piccoli compro oro può garantire condizioni più favorevoli, ma è necessario prestare attenzione agli operatori poco affidabili e alle valutazioni poco chiare.
L’oro come bene rifugio: tendenze e prospettive
L’andamento positivo delle quotazioni nel 2025 riflette l’interesse crescente da parte di investitori privati e istituzionali. Secondo vari analisti, il rialzo strutturale dell’oro è destinato a proseguire, sostenuto dalla ricerca di stabilità e protezione dal rischio di inflazione o instabilità valutaria. Le maggiori banche centrali stanno incrementando le proprie riserve di oro fisico, confermandolo come asset fondamentale nelle strategie di protezione patrimoniale.
La domanda di oro non si limita più alla gioielleria, ma guarda anche a settori innovativi come l’industria tecnologica, la medicina e la nanotecnologia, ampliando così le prospettive di utilizzo e investimento.
Esistono tuttavia alcuni rischi e limitazioni da considerare. Le valutazioni possono subire forti correzioni in corrispondenza di cambiamenti improvvisi nelle politiche economiche internazionali, come la decisione di aumentare i tassi d’interesse o il repentino calo della domanda in grandi economie emergenti. Inoltre, nuove regolamentazioni in ambito fiscale o doganale potrebbero condizionare la libertà di compravendita e influire sui rendimenti attesi.
Se si decide di vendere oro usato, è indispensabile richiedere più valutazioni da operatori affidabili, esigere la massima trasparenza su pesatura, titolazione e commissioni applicate e informarsi accuratamente sulle tendenze di mercato. In questo modo, sarà possibile ottenere il massimo dal proprio oro ed evitare sorprese spiacevoli, sfruttando al meglio le opportunità offerte dall’attuale ciclo favorevole per i metalli preziosi.